Nel 1932, alcuni anni dopo il termine della Prima Guerra Mondiale, Lidia, che nel frattempo ha sposato il proprietario di questo edificio, trasforma l'immobile nell'albergo "Bellavista".
La "padrona di casa", forte della sua conoscenza delle lingue estere, mantiene rapporti con innumerevoli viaggiatori stranieri e personalità mondane, tra le quali il poeta-soldato Gabriele D'Annunzio che soggiorna in incognito nella struttura diverse volte durante le visite dell'architetto Giancarlo Maroni, progettista del Vittoriale di Gardone sul Garda.
L'albergo "BellaVista" è molto frequentato anche dai Ledrensi per le soventi feste danzanti e per i giochi delle carte e delle bocce. La signora Lidia (Liduina per tutti) gestisce l'attività alberghiera sino agli anni '60.